Rush finale in Regione Liguria per la riqualificazione del retroporto di Varazze

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni“
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Varazze, 26.09.2008.carlo-vasconi-08.jpg

PonentevarazzinoNews

Rush finale in Regione Liguria
per la riqualificazione del retroporto
di Varazze

La travagliata riqualificazione del retroporto varazzino, individuata dai tecnici come Distretto T1, che ha alimentato in questi ultimi anni interminabili ed accese discussioni, ma anche tensioni e mancati quanto auspicati seri confronti, è ora giunta all’esame dei competenti uffici regionali, per ottenere un veloce atto di formale approvazione, prima che l’approssimarsi della scadenza elettorale blocchi l’iter burocratico, vanificando tutti gli sforzi fatti dalla Giunta varazzina.

Questo direttivo si sta adoperando perché chi deve approvare il progetto, che non tiene conto dei suggerimenti, proposte e richieste giustamente avanzate e verificate con gli uffici e tecnici regionali, lo respinga e chieda le necessarie modifiche per rendere l’intervento rispettoso delle necessità  dei privati proprietari delle aree, dei cittadini abitanti nel quartiere, nelle frazioni retrostanti, nella città , che tenga conto e risolva i locali disagi di viabilità  e contribuisca a diminuire le tante barriere architettoniche che pesantemente penalizzano e mortificano la zona.

Confidiamo nel professionale senso di responsabilità  dei Tecnici e Politici impegnati a vari livelli nella P.A. della Regione Liguria; pronti a qualsiasi confronto possa contribuire a trovare una soluzione che possa dare corso al tanto atteso recupero urbano, ed altrettanto pronti e determinati a fare quanto necessario per impedire che venga autorizzato un intervento “monco” e dannoso per la futura vivibilità  del quartiere e della città .

Riportiamo l’interrogazione presentata al Presidente del Consiglio regionale dal Consigliere Carlo Vasconi, uno dei tanti Politici di maggioranza e d’opposizione che hanno preso a cuore le nostre giuste e minime richieste. Li ringraziamo tutti per quanto hanno fatto e faranno ancora per sostenerci nell’impegno sociale a favore della nostra città .

Interrogazioneinterrogazione-consigliere-carlo-vasconi.jpg

CONSIGLIO  REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA


Genova, 22/09/2008 – Prot. 203/08

Al Presidente del Consiglio regionale
dott. Giacomo Ronzitti ““ Sede


Interrogazione con richiesta di risposta scritta: progetto di water front Comune di Varazze.

Il sottoscritto Consigliere regionale

APPRESO

Del progetto PUO in variante al PUC del Comune di Varazze per la ristrutturazione urbanistica del sub distretto T1 water front;

RITENUTO CHE

Il progetto prevede un imponente e significativo ricorso a cubature per la realizzazione di nuovi volumi edificatori che interessano l’area del campo sportivo , le aree dei cantieri Baglietto e la viabilità  della zona;

ATTESO ALTRESI’

Che ingiustificatamente l’ambito di intervento esclude un progetto di ampio respiro per realizzare una nuova viabilità  che dalla SS Aurelia porta, con un sovrappasso sulla linea ferroviaria, al quartiere retrostante e alle frazioni collinari di Cantalupo e Castagnabuona, le quali resterebbero ancor più penalizzati dal nuovo insediamento, rivedendo nel contempo il recupero urbano della degradata piazza XXIV Maggio, punto di arrivo per chi giunge in treno, inizio dello storico carruggio interno che attraversa tutta la città ;

CONSIDERATO

che la Regione Liguria deve assicurare che il paesaggio sia adeguatamente tutelato e valorizzato, attraverso una specifica normativa d’uso del territorio, approvando piani paesaggistici;

RAVVISATA PERTANTO

l’urgenza, nelle more della revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico, di garantire una efficace azione di tutela dei valori paesaggistici concernenti l’intero territorio regionale;

RITENUTO

opportuno verificare altresଠche il progetto in questione sia rispettoso delle prescrizioni regionali richiamate nella procedura di VAS e del Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico;

INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE


al fine di conoscere:


se non ritenga opportuno provvedere all’annullamento o quantomeno alla sospensione del progetto in variante al PUC del Comune di Varazze per la ristrutturazione urbanistica del sub distretto T1 water front a causa dell’elevato e significativo impatto.

Carlo VASCONI.
Il direttivo.

Questo articolo è stato pubblicato il 26 Set 2008 alle 23:13 ed è archiviato nelle categorie - Recupero del Retroporto, A)-TEMI IN DISCUSSIONE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

2 commenti

 1 

Da “Il Vostro Giornale” del 27.09.2008 – Rush finale per la riqualificazione del retroporto di Varazze

La travagliata riqualificazione del retroporto varazzino, individuata dai tecnici come Distretto T1, che ha alimentato in questi ultimi anni interminabili ed accese discussioni, ma anche tensioni e mancati quanto auspicati seri confronti, è ora giunta all’esame dei competenti uffici regionali, per ottenere un veloce atto di formale approvazione, prima che l’approssimarsi della scadenza elettorale blocchi l’iter burocratico, vanificando tutti gli sforzi fatti dalla Giunta varazzina. [Continua … ]

27 Set 2008 alle 09:44
 2 

Da “Il Secolo XIX” del 28/09/2008 – Cemento dietro il porto«Operazione da annullare» – A varazze cresce la tensione

Vasconi (Verdi): serve maggiore tutela del paesaggio. Busso: tutto ok

«IL PROGRAMMA progetto avanza», assicurano in Comune. «Meglio annullarlo», sostengono i Verdi in Regione.
Autunno caldo, dunque, per il progetto di ristrutturazione urbanistica del retroporto.

Mentre negli uffici di via Fieschi l’iter pare proceda senza intoppi, seppur con tempi rallentati per osservazioni, verifiche e burocrazia, un consigliere regionale di maggioranza, Carlo Vasconi, dei Verdi, chiede alla Giunta “se non ritiene opportuno provvedere all’annullamento o, quantomeno, alla sospensione del progetto”.

Posizione simile assume il direttivo del comitato di quartiere “Ponente varazzino” che chiede alla Regione di “fare apportare modifiche nel rispetto degli abitanti del quartiere e delle frazioni retrostanti”.

Carlo Vasconi, savonese, contesta “l’imponente ricorso a cubature per realizzare nuove edificazioni che interessano campo sportivo, Baglietto e viabilità della zona.

L’intervento esclude un progetto di ampio respiro per realizzare una nuova viabilità nella zona che dall’Aurelia porta al quartiere retrostante e alle frazioni Castagnabuona e Cantalupo, che risulterebbero penalizzate dal nuovo insediamento.
«Inoltre – continua Vasconi -, la Regione deve assicurare che il paesaggio sia adeguatamente tutelato e valorizzato attraverso una specifica normativa d’uso del territorio. Credo, infine, che sia necessaria la verifica di rispetto delle prescrizioni regionali richiamate nella procedura di Vas e del Piano di coordinamento paesaggistico».

Il neo ex assessore all’urbanistica, Giovanni Busso, oggi capogruppo di maggioranza, assicura. «Il programma avanza. Ha subito un lieve rallentamento anche in seguito alle modifiche richieste dai cantieri Baglietto.

E’ evidente che nell’area al di sopra dell’Aurelia, a questo punto, si potrebbe procedere senza tener conto di quanto vorranno fare i Baglietto, che hanno le loro esigenze anche in considerazione, fortunatamente, del grande carico di lavoro».

Il progetto prevede la realizzazione di 35 mila metri cubi di edilizia residenziale e, in piccola parte, convenzionata, il nuovo campo sportivo, sedi per Cri, Protezione civile e Vigili del fuoco, parcheggi, nuovi giardini e una passeggiata a margine dell’Aurelia. «La vicenda – sottoliena il Comitato Ponente Varazzino – è ora giunta all’esame degli uffici regionali, per ottenere un veloce atto di formale approvazione, prima che l’approssimarsi della scadenza elettorale blocchi l’iter, vanificando tutti gli sforzi della Giunta varazzina». – angelo regazzoni.

29 Set 2008 alle 11:43

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